La gioia della festa: l’abito tradizionale contadino del Nord–Ovest della Romania

Il nostro approccio espositivo illustra alcuni aspetti che riflettono il modo in cui si manifestava il sentimento festivo nel mondo del villaggio romeno sul piano spirituale, comportamentale e soprattutto nel campo dell’abbigliamento.
Abbiamo ricostituito l’interno di un ambiente contadino in occasione della festa del Martedì Grasso, un momento di gioia e di comunione a livello comunitario e familiare, con pranzi e feste che precedevano l’inizio del digiuno pasquale, insistendo soprattutto sulla sontuosità dei costumi popolari e degli ornamenti contadini, un tempo indossati dalla popolazione romena della zona della Ţara Crişurilor, una regione della Romania nord–occidentale.
L’abito tradizionale della Ţara Crişurilor si è evoluto sullo sfondo comune dell’abbigliamento della Transilvania, confluendo nell’abbigliamento popolare della Romania. Seppur più sontuoso in pianura e più sobrio verso i terreni collinari o montani, si presenta uniforme nel materiale di base, nella linea di taglio, nonché nella disposizione dei campi ornamentali.


Tuttavia, nel corso del tempo, si sono sviluppate particolarità ornamentali che hanno permesso di individuare alcune aree e sottoaree, corrispondenti ai principali corsi d’acqua: le valli di Barcău e di Crasna, il bacino del Criş Repede, il bacino del Criş Negru e quello del Criş Alb.
Di conseguenza, i costumi femminili e maschili delle valli di Barcău e Crasna si distinguono per un taglio elegante e una sobrietà cromatica basata sul contrasto bianco–nero alternato al rosso. Le piccole pieghe, gli ornamenti realizzati con ricamo pieno o con pizzi, le cuciture sul bordo delle pieghe adornano i capi realizzati con tela di produzione domestica o industriale. Specifici di questa zona sono i gabbani con colletto quadrato, realizzati in lana grigia e ornati da decorazioni in stoffa cucite in seta.


L’abito tradizionale del bacino del Criş Repede mantiene invece i colori base bianco e nero, ma utilizza anche altri colori come il rosso, il verde e il blu per creare i campi ornamentali. Una varietà particolare è rappresentata dai labreie (gilet), corti, realizzati in velluto nero e con ornamenti multicolori.
Una grande varietà di forme di abbigliamento si può trovare nel bacino del Criş Negru, dove, oltre agli elementi arcaici (camicia con maniche legate al collo o camicia lunga con gonna attaccata), troviamo anche pezzi con pizzo bianco, a volte realizzati in tessuto industriale decorato con motivi tradizionali. I gabbani della zona si distinguono per le loro applicazioni con panni e ricami, con motivi tradizionali come le «corna di montone» o il «gancio», ma l’aspetto spettacolare dell’abito di questa zona è dato dalla varietà dei farsetti dal taglio distinto per l’abbigliamento da donna e da uomo.


L’abito tradizionale nel bacino del Criş Alb, collocato all’estremità meridionale della Ţara Crişurilor, si distingue per la ricchezza di motivi ornamentali e i loro colori vivaci, che mettono in risalto certe influenze balcaniche o orientali, ma anche la condizione materiale dei residenti di questa zona.
L’ulteriore bellezza aggiunta al costume popolare è data dagli ornamenti e dagli accessori, indossati (al collo, sulla testa, in vita) in occasione di determinati eventi o celebrazioni della vita familiare e comunitaria. Il loro uso dipende dall’età, dal sesso o dal carattere della celebrazione e può essere di vario tipo (collare, perline, collane con monete, corone, ecc.).